Produzione
Scopri la qualità delle materie prime e le sofisticate tecniche di produzione con cui Nodus realizza tappeti di lusso.
Vuoi conoscere le differenti tecniche di produzione di Nodus? Nel nostro blog, abbiamo dedicato un post a come si crea un tappeto annodato a mano e uno a come si costruisce un tappeto con la tecnica della taftatura.
I materiali
L’allo è una pianta himalayana che può essere trasformata in fibra. Per secoli, gli abitanti dei villaggi nepalesi l’hanno usata per costruire letti, corde, reti da pesca, vestiti, cesti e… tappeti! I tappeti in allo sono noti per la robustezza.
La seta di bambù è ricavata dagli steli della pianta di bambù. È sempre più usta, anche nella creazione di tappeti di lusso, perché è facile da coltivare e, soprattutto, è una risorsa rinnovabile. Morbida al tatto, somiglia alla seta cinese.
La fibra di banano è apprezzata per la sua eccezionale forza, per la flessibilità e per la resistenza. È quindi utilizzata per creare tappeti di alto pregio, ma anche per dar vita a raffinate tovaglie e carta da lettera pregiata.
La seta è una fibra animale, ricavata dai bozzoli dei bachi da seta. È un materiale usato per produrre tessuti e tappeti molto pregiati. La produzione della seta iniziò nell’antica Cina, dove rappresentava un segreto gelosamente custodito.
Il cotone è ecologico, facile da coltivare e molto versatile. Le sue fibre sono morbide, resistenti e trattengono bene i colori. Tali caratteristiche lo rendono adatto alla creazione di tappeti, soprattutto quelli con motivi e dettagli complessi.
Le fibre di canapa si ottengono sottoponendo gli steli a una serie di operazioni (tra cui la macerazione, l’essiccazione e la frantumazione) e un processo di scuotimento, che completa la separazione dalla parte legnosa.
Anche l’India ha una lunga tradizione nella lavorazione di fibre naturali prodotte dai bozzoli del baco da seta del gelso. I relativi filati sono usati per tessere una grande varietà di tessuti, tra cui alcuni dei più bei tappeti asiatici.
Il lino è una delle fibre tessili più antiche adoperate per creare tappeti di lusso. In particolare, è apprezzato per la resistenza, la lucentezza, la durata e la capacità di assorbimento dell’umidità.
Il tessuto Matka è un tipo di seta indiana. È prodotta da bozzoli forati, cioè da bozzoli da cui la falena è uscita praticando un buco. Quindi, la produzione di Matka non uccide le falene. Ciò è fondamentale nella cultura e religione indiana.
La lana è il materiale più usato nei tappeti annodati a mano. In particolare, la lana neozelandese è ideale per creare splendidi tappeti di lusso, perché è resistente e il vello di questi manufatti resiste all’appiattimento dovuto al calpestio.
La pashmina è un filato di spessore assai fine, che appartiene alla stessa famiglia del cashmere. I tappeti realizzati in pashmina sono particolarmente lucenti e morbidi. Di conseguenza, è usata per creare manufatti molto pregiati.
Il PET è un materiale sempre più comune nella produzione di tappeti. Ricavato dal riciclo della plastica, è per definizione sostenibile ed eco-friendly. Non a caso, i migliori designer del mondo lo usano spesso per i loro tappeti di alto design.
Il sunpat è forse la fibra vegetale naturale più pregiata e versatile. Poco conosciuta, il sunpat è una pianta fibrosa che cresce solo alla base dell’Himalaya. Usata da sempre per creare corde, stuoie e tappeti, è molto resistente.
I tappeti tibetani sono tradizionalmente realizzati con la lana di pecora dell’altopiano tibetano, chiamata changpel. La lana tibetana è un materiale di alto pregio e di elevata morbidezza, che può vantare una storia che si perde nei secoli.
Le tecniche di produzione
Un tappeto di lana annodato a mano è un manufatto che richiede le più alte competenze tecniche e la perizia di un esperto maestro annodatore. I nodi sono in sostanza di tre tipi: il nodo simmetrico, quello asimmetrico e quello tibetano.
La lana è il materiale di elezione per l’annodatura a mano dei tappeti. Esistono tecniche specifiche, legate alle tradizioni e abitudini locali degli artigiani, ma la scelta dei 100 nodi per pollice quadrato è sempre garanzia di altissima qualità.
È questa una delle tecniche più comuni nella tradizione asiatica per la lavorazione di questa pregiata materia prima. È ideale per creare splendidi tappeti in lana himalayana che abbinano alla morbidezza un’estrema resistenza.
L’annodatura a mano della viscosa è una tecnica padroneggiata da secoli in varie zone del continente asiatico. I tappeti realizzati con 45 nodi per pollice quadrato sono ideali per conservare tutta la lucentezza serica e la morbidezza della viscosa.
L’annodatura a mano con 100 nodi per pollice quadrato della seta di banano è una tecnica in uso ai migliori annodatori asiatici. I tappeti creati in questo modo sono pregiati ed esaltano la naturale luminosità di questa particolare seta vegetale.
L’annodatura a mano della canapa con 100 nodi per pollice quadrato dà vita a splendidi manufatti, che restituiscono tutto il gusto ruvido del materiale e che rappresentano manufatti molto resistenti, adatti per esempio alle zone a elevato calpestio.
La tecnica di annodatura soumak della lana consiste nell’avvolgere la trama su un dato numero di fili di ordito prima di ritrarli sotto gli ultimi due fili. Le trame sono in genere discontinue, ma il risultato è sempre un tappeto finemente intessuto.
Il telaio orizzontale è una tecnica di produzione molto antica, in uso in diverse zone dell’Asia. I manufatti in viscosa realizzati con questa tecnica sono pezzi di elevata qualità, capaci di dare unicità ed eleganza a qualunque casa.
Una variante della tecnica precedente. Anche in questo caso, il protagonista è il telaio, che intreccia una serie di fili (ordito) con un’altra (trama), per realizzare ancora una volta dei manufatti capaci di esaltare le qualità della fibra naturale.
Tecnica molto particolare di tessitura a telaio per la creazione di splendidi manufatti in viscosa, i quali esaltano al tempo stesso la lucentezza e la morbidezza di questa materia prima e regalano un effetto finale capace di regalare emozione.
Si tratta di una tecnica di annodatura a telaio molto particolare. Il vello del manufatto in viscosa risultante è una combinazione di fili tagliati e ad anello, che è ideale per proporre una varietà unica di disegni geometrici e astratti.
L’annodatura a mano su telaio può essere proposta anche per la seta di banano. Tale tecnica riesce a realizzare dei tappeti di alto pregio, che presentano un vello caratteristico, la cui morbidezza è davvero inconfondibile.
Un tappeto taftato a mano è creato grazie a una particolare tecnica, che prevede l’uso di un gancio o di una pistola. Tali oggetti servono a fissare le fibre del tappeto a una tela, su cui l’artigiano ha disegnato il pattern del manufatto.
Non solo la lana: anche la viscosa si presta in maniera perfetta al processo di realizzazione di tappeti attraverso la taftatura a mano. La tecnica consente di creare manufatti, anche complessi, in modo più veloce dell’annodatura a mano.
Mentre i tappeti persiani creati a telaio vedono le fibre della trama annodate attorno all’ordito, i tappeti dhurrie in lana sono realizzati senza l’ordito. Ciò li rende molto sottili, dalla struttura compatta ed estremamente leggeri e resistenti.