Tappeti nomadi: che cosa sono? Come si scelgono? Come si abbinano?

Quando si parla di tappeti nomadi, in genere si fa riferimento a quei manufatti tessili che sono stati realizzati da tribù nomadi e seminomadi, originarie di diverse zone del Medio Oriente e dell’Asia Centrale.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di tappeti antichi  . Però, di tanto in tanto, ci sono anche pezzi moderni che hanno una provenienza nomade. Oppure ci sono dei tappeti contemporanei che sono stati realizzati prendendo spunto e ispirazione proprio dai modelli prodotti in passato dalle popolazioni nomadi.

Come riconoscere un tappeto nomade?

I tappeti nomadi hanno un’origine antichissima e un grande valore sul piano culturale. Di solito, sono manufatti annodati a mano usando un filato in lana , il materiale più facile da reperire da parte delle tribù che si spostavano regolarmente al seguito dei propri animali.

Oltre alla lana di pecora, i tappeti creati dagli artigiani delle popolazioni nomadi sono stati prodotti anche con la lana di capra, di cammello e di yak. Tradizionalmente, il lavoro di tessitura della lana e di annodatura dei tappeti era affidato alle donne della tribù, che avevano il compito di ideare, disegnare e produrre i manufatti, che sarebbero stati usati dall’intera comunità.

Accanto ai tappeti annodati a mano, le tribù seminomadi hanno iniziato a realizzare anche dei pezzi tessuti a mano, ad esempio i kilim, ottenuti usando dei piccoli telai. Spesso, questo tipo di manufatto aveva delle dimensioni ridotte rispetto a quelli annodati e veniva adoperato soprattutto a scopo decorativo, all’interno delle tende e degli accampamenti.

Anche per le popolazioni nomadi del Nord Africa, la produzione dei tappeti è stata molto importante. Oltre ai manufatti berberi, dal caratteristico design minimal, che alterna l’uso di lane bianche e nere, è da segnalare la creazione di tappeti ricamati, he presentano dei decori caratteristici e sono molto affascinanti.

Mentre oggi pensiamo ai tappeti esclusivamente come a degli elementi decorativi, all’interno delle tribù nomadi i tappeti accompagnavano la vita della comunità, svolgendo diverse e importanti funzioni pratiche. Per esempio, i tappeti più spessi e più resistenti erano usati per isolare il pavimento e le pareti degli accampamenti. Altri manufatti, più sottili, venivano invece usati come selle. Altri ancora erano usati per avvolgere gli oggetti da trasportare, durante gli spostamenti.

Oggi come in passato, l’intera lavorazione dei tappeti nomadi viene svolta con tecniche di lavorazione artigianali. I disegni sono piuttosto semplici e sono realizzati con filati tinti utilizzando i colori ricavati perlopiù da piante. Con il passare del tempo, si sono sviluppate delle differenze nei design dei manufatti realizzati in diverse aree geografiche. Ad esempio, i tappeti nomadi persiani sono in genere più ricchi di dettagli e di simboli rispetto a quelli prodotti nella zona del Caucaso, dell’Anatolia e del Turkestan.

Come arredare con i tappeti nomadi? Ecco i migliori consigli

I tappeti nomadi antichi e i modelli moderni che sono ispirati a quelli realizzati nel passato sono prodotti che si distinguono non solo per il loro design originale, ma anche per l’alta qualità delle fibre e della lavorazione, e per la loro resistenza. Nel moderno interior design, questi manufatti possono essere usati per arricchire il pavimento di una stanza importante della casa, ma possono essere usati anche per decorare una parete. I modelli tessuti, più sottili e leggeri, sono invece ideali per inserire in casa una decorazione muraria di grande impatto.

Abbiamo già accennato al fatto che, per le tribù nomadi orientali, i tappeti erano un un prodotto estremamente versatile, e utile per organizzare la propria vita quotidiana. Oggi, i designer e gli arredatori ricorrono ai tappeti nomadi soprattutto quando hanno la necessità di aumentare la personalità di una stanza della casa. E quando desiderano aggiungere all’arredo un pezzo unico, che abbia valore sia dal punto di vista artistico sia da quello storico.

Che altre osservazioni si possono fare su questi meravigliosi prodotti tessili? I tappeti nomadi tradizionali hanno delle decorazioni che si adattano molto bene a diversi contesti. I decori geometrici, floreali e le figure simboliche stilizzate che caratterizzano questo genere di tappeti possono impreziosire l’arredo di vari spazi della casa, dall’ingresso alla zona living, passando per i corridoi e arrivando fino alle camere da letto.

Come usare i tappeti nomadi per valorizzare l’interior design di un progetto d’arredo?

L’arredare con un tappeto nomade autentico richiede una grande attenzione. Perché affermiamo questo? È semplice: oltre a valutare accuratamente l’originalità e il valore del modello, è infatti necessario strutturare il progetto in modo da mettere al suo centro proprio il tappeto e scegliere dei mobili che esaltino le caratteristiche e le particolarità del manufatto.

Qualche esempio di questo? I colori decisi e le decorazioni elaborate dei tappeti prodotti dagli artigiani nomadi di orgone persiana si abbinano molto bene ai mobili dalle linee tradizionali e risultano perfetti per un ambiente arredato in stile etnico. In alcuni casi, questi tappeti nomadi possono diventare il pezzo forte anche di spazi arredati in stile contemporaneo e con mobili minimal.

Un ultimo suggerimento. L’originalità di un tappeto nomade può essere esaltata anche in un ambiente massimalista o in un progetto d’arredo che punta tutto sull’originalità delle scelte stilistiche.

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