Tappeti orientali annodati a mano: come scegliere il manufatto adatto alla singola stanza?
Materiali e tecniche — Mar 12.2023
I tappeti orientali annodati a mano sono un’ottima risorsa per tutti gli interior designer. Si tratta infatti di prodotti durevoli, morbidi al tatto ed estremamente confortevoli.
Tali manufatti sono ottenuti annodando le fibre in maniera molto fitta. Ciò, da un lato, permette di ottenere splendidi disegni e, dall’altro lato, dà al tappeto una struttura compatta, che risulta poco penetrabile da polvere, sporcizia e macchie.
Che cosa occorre sapere sui tappeti orientali annodati a mano?
Quando si deve arredare una casa o uno spazio commerciale, i tappeti orientali annodati a mano sono tra le prime opzioni che vengono prese in considerazione. Si tratta infatti di modelli di lusso che sono molto comuni ed è possibile trovare il loro vello proposto in tanti e diversi design.
Tra i tappeti orientali annodati a mano, i più comuni sono i manufatti di origine persiana . Accanto a questi, non vanno dimenticati quelli di produzione turca, cinese, indiana, tibetana e pakistana. Nel corso del tempo, si sono sviluppati dei veri e propri stili di lavorazione dei tappeti , che differiscono tra loro per il tipo di nodo usato, per i colori utilizzati, per i disegni riprodotti e per le dimensioni tipiche dei tappeti.
Quando si analizza un tappeto orientale annodato a mano, si può verificare che tipo di nodo è stato usato. Nella maggior parte dei casi, la distinzione è tra il nodo persiano, asimmetrico, e il nodo turco, simmetrico. Anche dall’uso dei colori usati per il tappeto si può intuire dove è stato prodotto, soprattutto quando si tratta di un manufatto antico.
In passato, alcuni colori, soprattutto quelli che erano considerati i più preziosi e i più difficili da ottenere, erano utilizzati solo per i tappeti destinati alle classi sociali più elevate. In Cina, ad esempio, il giallo e il color oro erano riservati ai tappeti delle residenze imperiali. Nel mondo arabo, invece, il colore verde è utilizzato esclusivamente per i manufatti tessili destinati alla preghiera.
Nella realizzazione dei tappeti orientali, si utilizza perlopiù la lana, che viene ricavata dagli animali disponibili nelle regioni vicine. Oltre alla lana di pecora, è frequente l’utilizzo di lane di capra, di cammello e di yak. Quanto ai disegni, nei tappeti orientali annodati a mano si fa un grande riferimento a simboli e a motivi decorativi caratteristici.
Oggi come oggi, è possibile trovare in commercio dei manufatti di ogni forma e dimensione, ma, nei tappeti tradizionali, le possibilità di scelta sono un po’ più ridotte. Solitamente, le dimensioni del tappeto riflettono il tipo di utilizzo per il quale era stato pensato. I pezzi più grandi hanno uno scopo puramente decorativo o vanno utilizzati per proteggere i pavimenti, mentre i pezzi più piccoli sono usati come tappeti da preghiera, come selle o come tele. Quando sono adoperati come tele, attorno ai tappeti si avvolgono e si conservano gli oggetti presenti in casa, soprattutto se pregiati e fragili.
Come si realizza un tappeto orientale annodato a mano?
I tappeti orientali annodati a mano si ottengono, ancor oggi, con una tecnica di lavorazione artigianale, che viene tramandata da generazioni. Il lavoro è suddiviso in tante e diverse fasi, che coinvolgono svariate persone. Innanzitutto, bisogna disegnare il progetto del tappeto e definirne le sue dimensioni, la sua forma, i suoi colori e il suo design.
Una volta chiarite le caratteristiche del prodotto da ottenere, è necessario procurarsi le fibre colorate da usare. Quando è tutto pronto per iniziare la lavorazione vera e propria del tappeto, si procede con il fissare l’ordito a un telaio e con l’annodare singolarmente le fibre, così da ottenere la trama del vello. Per l’ordito, i filati utilizzati più di frequente in Oriente sono la lana, il cotone e la canapa. Per la trama, invece, si utilizzano spesso la lana e il cotone, a volte con l’aggiunta di una piccola quantità di seta.
Dopo aver completato il disegno, si può procedere con la rasatura della superficie del manufatto, per livellarla e renderla così uniforme.
Come scegliere i migliori tappeti orientali annodati a mano per la casa?
Per trovare il tappeto orientale annodato a mano migliore per completare l’arredo delle diverse stanze della casa, è necessario tenere presenti le particolarità di ogni ambiente e definire quale stile si vuole dare al singolo spazio.
La prima distinzione da fare è tra i tappeti antichi, dai decori e dai colori tradizionali, e i tappeti moderni, dall’aspetto contemporaneo e spesso caratterizzati da un design astratto e da colori vivaci.
Nella scelta del manufatto, bisogna anche considerare il tipo di ambiente da arredare. Per esempio, per gli spazi più trafficati della casa, come il salone e i corridoi, è consigliabile scegliere un modello realizzato in lana e con un’alta densità di nodi. D’altro canto, per le camere da letto, si possono scegliere dei tappeti orientali annodati a mano a pelo lungo o spessi. Questi ultimi risultano più morbidi e più confortevoli, anche quando ci si cammina sopra a piedi nudi.
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