Tipi di tappeto: quanti ne esistono? Come orientarsi nella scelta?
Design — Materiali e tecniche — Ago 04.2023I diversi tipi di tappeto – di dimensioni standard o su misura – possono essere raggruppati seguendo più di un criterio, a partire dalla zona di produzione per finire con il loro stile, passando per il modo in cui sono stati creati o per il loro valore storico o economico.
Conoscere i parametri principali con cui si possono classificare i diversi manufatti tessili è un buon modo per sapere di più di questi prodotti unici e originali. È un buon modo anche per riuscire a scegliere il modello di tappeto più giusto per ogni progetto d’arredo di interni.
I tipi di tappeto a seconda della zona di provenienza
La zona di provenienza dei tappeti ne influenza in larga parte l’aspetto e le caratteristiche. In particolare, a seconda di dove sono stati prodotti, i manufatti tessili possono essere raggruppati in tre grandi gruppi: i modelli orientali, quelli nordafricani e quelli occidentali.
Tutti questi tipi di tappeto hanno delle caratteristiche particolari, che li rendono unici e li distinguono da tutti gli altri.
I tappeti orientali sono sicuramente il gruppo più numeroso e comprende tutti i tipi di tappeto prodotti nell’area che va dal Medio Oriente all’Asia Centrale, fino a includere i pezzi prodotti in India, in Nepal, in Cina e nelle zone limitrofe. I pezzi orientali sono considerati il tipo di manufatto tessile più prezioso, specialmente se si fa riferimento a modelli di produzione antica.
I manufatti tessili nordafricani sono perlopiù riconducibili soprattutto alla produzione berbera. Si tratta delle tribù seminomadi che si spostavano tra gli Stati della zona mediterranea e che hanno prodotto splendidi tappeti, caratterizzati da un design più essenziale rispetto a quello persiano e orientale, e da grande morbidezza e grande comfort.
Infine, possiamo considerare i tappeti occidentali, che riprendono alcuni aspetti tipici dei tappeti orientali – le tecniche di lavorazione e i materiali usati –, ma che si discostano da quelli di provenienza orientale o nordafricana per il design e per i colori usati. Questi ultimi, tendenzialmente, sono senza alcun dubbio più moderni e contemporanei.
I tipi di tappeto in base al tipo di lavorazione utilizzata
Si possono individuare differenti tipi di tappeto anche sulla base del modo in cui sono stati prodotti. La maggior parte dei manufatti lavorati a mano, di produzione moderna o antica, sono ottenuti annodando le fibre selezionate attorno all’ordito. Questa lavorazione tradizionale consente di ottenere tappeti molto belli e preziosi, con disegni più o meno elaborati a seconda delle decisioni stilistiche e della sottigliezza del filato scelto.
Un’alternativa ai pezzi annodati a mano è rappresentata dai tappeti tessuti. Questo genere di prodotto si ritrova sia nella produzione antica sia in quella moderna ed è diffuso tanto in Occidente quanto in Oriente. I tipi di tappeto tessuti più conosciuti sono i kilim e i soumak. Entrambi di provenienza orientale, questi manufatti sono estremamente sottili e versatili. Solitamente prodotti in piccole dimensioni, possono essere usati per coprire i pavimenti, essere appesi alle pareti o per coprire letti e mobili. I tappeti kilim sono molto amati sia per i colori vivaci con i quali sono realizzati sia perché, a differenza dei soumak, sono reversibili.
Tra i tipi di tappeto più apprezzati nel moderno interior design ci sono anche i modelli taftati. Questo tipo di lavorazione permette di ottenere tessuti molto morbidi e pratici da usare in tempi molto più brevi rispetto a quelli richiesti da altri sistemi di lavorazione. I tappeti taftati a mano sono eleganti e moderni allo stesso tempo e riescono ad arredare in modo originale gli spazi domestici e commerciali.
I tipi di tappeto in base all’epoca di produzione
Quando si parla di tipi di tappeto, una distinzione piuttosto comune è quella che viene fatta tra i pezzi antichi e quelli moderni. A livello convenzionale, sono considerati antichi quelli prodotti fino al primo Novecento e moderni quelli prodotti grossomodo a partire dagli anni Venti.
Queste due categorie di tappeti si differenziano soprattutto per i colori utilizzati e per i disegni creati da artigiani e designer. Mentre per la produzione dei tappeti antichi sono stati usati esclusivamente filati tinti con colori ricavati da piante, fiori e sostanze naturali, nei manufatti moderni è comune trovare filati colorati con tinte di origine sintetica.
Per quanto riguarda i disegni, invece, nei tappeti antichi è comune trovare simboli tribali ed elementi che richiamano la cultura delle popolazioni che li hanno prodotti. Nel design dei modelli moderni e contemporanei, invece, la cultura delle comunità lascia spazio alla fantasia dei designer e i tappeti diventano delle vere e proprie opere d’arte, che hanno un valore assai alto, anche dal punto di vista artistico.
Le differenze tra questi tipi di tappeto sono meno accentuate sul piano della praticità. Tutti i tappeti, indipendentemente dal periodo, dalla zona e dal modo in cui sono stati prodotti, offrono una lunga lista di vantaggi, che è sempre possibile apprezzare nell’uso quotidiano.
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