Matilde Alessandra
Matilde Alessandra ha lavorato con la luce per diversi anni. Dopo aver studiato scenografia a Venezia e l’aver poi lavorato a Londra per alcuni anni, inizia la sua carriera artistica a New York alla fine degli anni ’90. Qui, incomincia le sperimentazioni con la luce, posizionando tubi fluorescenti sotto tele dipinte e dietro pannelli di plastica. Da allora è maturata e ha meritato riconoscimenti sia come artista che come progettista industriale, con un segno distintivo che è essenziale ed espressivo, emergendo in tutte le sue attività.
“Il lavoro di Matilde Alessandra riguarda la luce come oggetto, non come soggetto: riguarda l’uso della luce – controllarla e influire su di essa, espandendo la sua plasticità, abbagliando con essa. Nei suoi pezzi la luce dialoga e si relaziona con le forme, i materiali e le superfici dipinte; gioca un ruolo di catalizzatrice nel far apparire il dipinto nel suo stato finale, tuttavia è costantemente assoggettata agli altri elementi del lavoro. Il suo aspetto, il suo intero essere è spesso definito da ciò che la circonda. Sottili tubi fluorescenti, pressoché costantemente presenti nei suoi pezzi, si adattano perfettamente ad un linguaggio conciso e semplice, fatto essenzialmente di linee e superfici; la natura architettonica dei pezzi è sia un tentativo di “realismo” stilizzato e sia un appunto alla vicinanza e confusione tra arte, architettura e design”.
M Reynolds, NYC 2006